La Campania dello Sport - Giugno 2023
“A un vincitore nel pallone” è la suggestiva lirica di Giacomo Leopardi che per prima, forse, inaugura l’ impresa di voler coniugare la letteratura allo sport.
Una poesia composta nel novembre del 1821, quando il giovane poeta entusiasmato da una partita di palla col bracciale volle celebrare l’eroe del momento. Tra le folle di tifosi che assistevano festosi alla partita in quella giornata d’autunno c’era un ancora poco conosciuto uomo di cultura la cui attenzione fu completamente catturata da Carlo Didimi.
Uno sportivo molto osannato a suo tempo per aver stabilito un record storico del lancio della palla che consacrò la sua fama ai posteri. Didimi agli occhi del poeta incarnava il prototipo dell’eroe classico riproposto in chiave sportiva e competitiva. Leopardi si servì della metafora sportiva per spronare gli uomini del suo tempo a nobili azioni e, infine, smuoverli dall’ozio in cui erano sprofondati. Un tentativo di recuperare i valori di una civiltà che sembrava aver smarrito ogni ideale. Dopo di lui altri uomini di cultura hanno dedicato attenzione allo sport. Basta pensare a Italo Calvino e a Pier Paolo Pasolini per esempio. Entrambi gior- nalisti, ma anche autori di scritti letterari e cronisti d’ eccezione per le Olimpiadi di Helsinki del 1952 e quelle di Roma del 1960.
Il gol divenuto celebre nella poesia di Umberto Saba, ma anche metafora di vita per Sartre che paragona le sue prime esperienze da calciatore nelle strade di Parigi ad una prima palestra di democrazia. Attualmente è possibile assistere nelle nostre città a questo continuo connubio ed interscambio tra arte, cultura e sport. Dalle arti figurative (da quelle più tradizionali come i dipinti fino alle più moderne come i murales) alla musica tutto manifesta e rappresenta la passione sportiva che non è solo moda di un momento, ma cultura intesa come espressione del suo tempo.
È per questo che mi è difficile dissociare la parola sport dalla parola cultura, poiché entrambe sono lo specchio e l’identità di un popolo.